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Cento anni fa, la marcia su Roma impose all’Italia ed all’attenzione internazionale la figura di Benito Mussolini ed il fascismo. Un evento quello della marcia, mitizzato, che in realtà da solo non permise la presa del potere da parte del movimento fascista, il quale per la conquista ebbe bisogno anche di complicità, di sostegni, di appoggi e ambiguità di partiti, movimenti e personaggi esterni ad esso, e del momento di smarrimento che viveva il nostro Paese. Il saggio analizza momenti ed episodi noti e meno noti del Ventennio fascista, tra i quali: il consenso interno e quello internazionale della dittatura; l’ambiguo rapporto tra il Duce e Hitler; l’atteggiamento nei confronti della comunità ebraica. Il testo allarga successivamente il campo di analisi alla Spagna ed al Franchismo, con la straordinaria longevità del regime del generale Franco da tanti colpevolmente troppo velocemente dimenticata, e una nuova riflessione che questa storia impone sulla nascita della Repubblica Italiana.