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Dopo la Piccola guida eccentrica (Persiani, 2019) e la Piccola guida esotica (Persiani, 2020) ecco la Piccola guida estatica, terzo appuntamento con le guide “atipiche” legate alla città di Bologna. «Chiese, osterie, parchi, angoli dimenticati e sconosciuti di Bologna lungo una direttrice che da orizzontale tende a divenire verticale. In questo si gioca la dimensione estatica della città fuori porta, dei quartieri che si fanno luoghi dell’anima, d’una dimensione urbana che, pur in continua metamorfosi, sogna d’eternarsi per sempre. Accanto ai luoghi, descritti in poesia e in prosa, accanto alle foto e alle didascalie a mo’ di tweet, la voce di alcuni tra i più famosi cantori della bolognesità fanno capolino nella trasfigurata immagine d’un modo di essere che appartiene solo a chi vive sotto le Due Torri o nei dintorni. Il turista troverà spunti insoliti per immergersi in ciò che nessuno gli ha mai detto della città dei portici, il bolognese ritroverà se stesso nell’infinita diffrazione della memoria sotto l’azzurrità estatica di San Luca.»