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“In the Last Dance Michael Jordan ha avuto l’occasione di raccontare la sua versione della storia. Questa e la mia.” Non ci sarebbe stato Michael Jordan senza Scottie Pippen accanto. Classe 1965, tra i migliori difensori della storia dell’NBA, nella top 50 dei giocatori più forti di tutti i tempi, il nome di Pippen è sempre stato legato a quello di Jordan. Insieme hanno vinto 6 titoli NBA con i Chicago Bulls, dal 1991 al 1998, eppure, proprio nell’anno del momentaneo ritiro di Jordan, Pippen ha dimostrato quanto poteva fare la differenza. Ma come ha fatto quello smilzo adolescente, cresciuto in un’umile famiglia, ignorato da tutti i principali programmi di basket universitari, a diventare uno dei talenti in grado di far progredire la pallacanestro in maniera perdurante? Mettendo da parte la propria riservatezza, Scottie Pippen prende la parola per raccontarci la sua versione della storia: con uno sguardo crudo e senza filtri si racconta in quest’autobiografia mostrandoci l’uomo, il giocatore, ma soprattutto il campione, parlando a ruota libera dei protagonisti del grandioso basket degli anni Novanta.